
"Fatto passare per italiano": altro che Made in Italy- zafferanodop.it
Made in Italy, ecco il cibo fatto passare per italiano: vi hanno mentito, ecco tutti i dettagli sulla frode più amata da tutti
Un’indagine condotta in Sicilia ha portato alla luce una maxi frode alimentare che riguarda uno dei prodotti più amati e simbolo del Made in Italy: il formaggio. La scoperta ha rivelato che, contrariamente a quanto dichiarato, alcuni latti utilizzati nella produzione di questi formaggi non provengono da allevamenti italiani, ma da Malta. Questa pratica ha ingannato i consumatori, facendo passare per autentico un prodotto che in realtà non rispetta gli standard della tradizione italiana.
Le autorità hanno accertato che una parte consistente del latte maltese veniva importata e utilizzata impropriamente nella produzione di formaggi etichettati come italiani.
Questo comportamento illecito ha generato un danno economico e di immagine gravissimo per il settore lattiero-caseario italiano, noto per la qualità e la genuinità delle sue produzioni. Le verifiche hanno interessato diverse aziende siciliane, coinvolgendo sia i produttori che i distributori, con sequestri di prodotti e sanzioni amministrative.
. Questo episodio evidenzia l’urgenza di rafforzare i controlli lungo tutta la filiera produttiva e di adottare sistemi più rigorosi per garantire la trasparenza e la qualità dei prodotti destinati al mercato.
Le misure adottate e le prospettive future
Le autorità siciliane, in sinergia con gli enti nazionali per la sicurezza alimentare, hanno intensificato le ispezioni e promosso campagne informative per sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti certificati.

La frode scoperta mina la fiducia dei consumatori nel marchio Made in Italy, un simbolo riconosciuto a livello mondiale per l’eccellenza e la tutela delle tradizioni agroalimentari. L’uso di latte non italiano, in particolare maltese, rappresenta una violazione delle normative europee e nazionali riguardanti l’origine e la tracciabilità degli alimenti.
Inoltre, si sta lavorando alla creazione di strumenti innovativi, come tecnologie di tracciabilità blockchain, per monitorare in tempo reale l’origine delle materie prime. L’obiettivo è tutelare non solo i consumatori, ma anche i produttori onesti che rispettano le regole e investono nella qualità.
In questo contesto, il caso del latte maltese utilizzato nei formaggi italiani rappresenta un campanello d’allarme per tutto il settore agroalimentare, spingendo a una maggiore vigilanza e a una collaborazione più stretta tra istituzioni, imprese e consumatori per salvaguardare il valore autentico del Made in Italy.