nuove mappe di produzione- zafferanodop.it
La zona di produzione dello zafferano DOP comprende un’area ben definita della Provincia dell’Aquila con le cittadine di Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi e Villa Sant’Angelo.
I confini dell’area sono definiti da i perimetri di questi Comuni. All’interno di quest’area la coltivazione deve avvenire su terreni situati ad un’altitudine tra 350 e 1.000 metri sul livello del mare.
La Regione Abruzzo abbonda in tradizioni culinarie diverse tra loro in base alla produzione Aree. Ad esempio, sul vasto plateaux, come quello di Navelli, la gastonomia è particolarmente caratteristico con le verdure appartenenti ad un genotipo locale: le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, che sono molto piccolo e hanno un tale sottile pelli di cui non hanno bisogno Da pre-ammollare, i chicchi di Paganica, l’aglio rosso di Sulmona, lo zafferano e i ceci di Navelli.
Ma è soprattutto lo zafferano che si è fatta un nome per nel tempo, imponendo, distinguibili, soprattutto grazie all’eccellenza dei suoi profumo in cucina.
Zafferano dell’Aquila viene venduto come tale in Italia e Nord Europa aumentando così la fama dell’arte culinaria abruzzese. Per secoli di zafferano rappresentato una delle fonti tradizionali di occupazione e reddito per l’entroterra alla pari con allevamento ovino e il loro trasporto lungo il Tratturo che va dall’Abruzzo alla Puglia, e la vendita di lana.
Il rilancio dello zafferano, la coltivazione di cui mai completamente estinto grazie all’entusiasmo della gente del posto persone, deve ora attuare una politica moderna e saggia di comunicazione. Grazie alla sua Conosciuto e indiscusso qualità, lo zafferano potrebbe agire come un modo coeso per promuovere Il territorio e la sua gastronomia favorendo in tal modo il flusso di Turisti.
In Italia negli ultimi anni Vari itinerari turistici collegati alla riscoperta della tradizione e la cultura del sono stati creati. Oltre 14 – 16 milioni di turisti, Più della metà dei quali sono Stranieri, percorri queste rotte ogni anno. Queste persone visitano Italia alla ricerca di sapori locali e prodotti tipici. È quindi è chiaro che con l’evolversi del turismo Le persone vogliono prodotti che si relazionano con ciò che sanno sulla zona di origine. Questo crea anche le premesse per il riemergere di forme di alloggio come locande di campagna, fattorie e il Cortili.