
Attenzione all'assunzione di questa frutta - (zafferanodop.it)
Uno dei frutti più amati della stagione estiva. Tuttavia, gli esperti ci consigliano di consumare tutto con ragionevolezza
Con l’arrivo dell’estate, questi frutti tornano protagoniste sulle tavole di molti italiani, apprezzate per il loro sapore dolce e la capacità di rinfrescare. Tuttavia, secondo la nutrizionista Blanca García-Orea, un consumo eccessivo di questo frutto può causare disturbi digestivi anche in persone senza particolari problemi di salute. La dottoressa ha recentemente evidenziato come il consumo di mezza scatola al giorno, pratica comune nei mesi caldi, possa trasformarsi in una vera e propria fonte di disagio gastrointestinale.
La raccomandazione è dunque di integrare il frutto in una dieta varia ed equilibrata, mantenendo il consumo entro limiti ragionevoli e monitorando eventuali reazioni del proprio organismo. Questa pratica aiuterà a prevenire disturbi digestivi e a mantenere il piacere di gustare uno dei frutti più amati della stagione estiva, senza rinunciare al benessere intestinale.
Le proprietà e i rischi legati al consumo
Le ciliegie, oltre a essere deliziose, sono riconosciute per le loro proprietà antinfiammatorie e per il contributo positivo al microbiota intestinale. Ricche di antiossidanti, sono considerate un alleato prezioso per il benessere intestinale e la salute generale. Tuttavia, García-Orea sottolinea che il contenuto di fruttosio e sorbitolo – carboidrati fermentabili – può creare problemi. Questi zuccheri, se assunti in quantità elevate, tendono a fermentare nell’intestino causando sintomi come gas, gonfiore, crampi addominali e, in alcuni casi, diarrea.

L’assorbimento di fruttosio e sorbitolo avviene nell’intestino tenue ma è limitato: superare la soglia di tolleranza, che per circa la metà della popolazione si attesta intorno ai 20-25 grammi al giorno, può provocare disturbi. Sorprendentemente, una sola ciliegia può contenere fino a 0,5 grammi di fruttosio. Questo significa che con appena quattro o cinque ciliegie alcune persone possono avvertire i primi sintomi di intolleranza.
La nutrizionista invita a non demonizzare il consumo di ciliegie ma a prestare attenzione alle quantità. Consumarne fino a quattro al giorno è generalmente sicuro per chi ha una sensibilità digestiva, mentre chi tollera meglio il fruttosio può arrivare a 10-15 ciliegie, corrispondenti a circa 150 grammi o a una tazza, senza incorrere in effetti collaterali.
“L’ascolto del proprio corpo è fondamentale,” spiega García-Orea, che mette in guardia anche contro un abuso prolungato di ciliegie, in quanto potrebbe indurre o peggiorare un’intolleranza al fruttosio o al sorbitolo, complicando ulteriormente la digestione.
Non solo le ciliegie contengono sorbitolo: molte altre varietà di frutta con nocciolo, come mele, pere, pesche, prugne, albicocche, mango e datteri, possono provocare disturbi simili se assunte in grandi quantità. Inoltre, il sorbitolo è presente anche in diversi prodotti industriali, tra cui gomme da masticare senza zucchero, caramelle light, succhi di frutta trasformati, biscotti e persino dentifrici, dove viene utilizzato come dolcificante.
Per godere appieno dei benefici delle ciliegie senza incorrere in problemi digestivi, la regola d’oro resta la moderazione. Il problema non risiede nel frutto in sé, ma nell’eccesso che può portare a fastidi anche importanti, specie in soggetti sensibili. Le proprietà antinfiammatorie e le capacità di supportare il microbiota intestinale rendono le ciliegie un alimento ideale per l’estate, purché consumate con attenzione.