
Le origini e la tradizione della granita siciliana a Gravina di Catania(www.zafferanodop.it)
Nel cuore della Sicilia, si trova un borgo che sta rapidamente guadagnando fama per la sua eccellenza gastronomica.
Il borgo in questione è Gravina di Catania, un comune che, a pochi chilometri dal capoluogo etneo, offre ai visitatori un’esperienza unica e accessibile, capace di attirare ogni giorno una folla di appassionati.
La granita siciliana affonda le sue radici in un passato millenario, che risale all’epoca della dominazione araba dell’isola. Gli Arabi introdussero l’uso di raccogliere la neve dalle montagne per conservarla in apposite strutture chiamate “neviere”. Questa neve veniva poi mescolata con succhi e sciroppi per creare bevande ghiacciate, antenate della granita moderna.
Nel corso dei secoli, la ricetta si è evoluta, trasformando quella bevanda in un dessert cremoso e ricco di sapori naturali. La granita oggi si prepara con acqua, zucchero e frutta fresca, ma anche con ingredienti come il pistacchio, la mandorla, il caffè e il cioccolato, spesso accompagnata dall’iconica brioche col tuppo, un vero must della tradizione siciliana.
A Gravina di Catania, questa arte dolciaria viene custodita gelosamente e tramandata di generazione in generazione, mantenendo viva una tradizione che rappresenta un vero e proprio patrimonio locale. Il borgo, situato a circa 9 chilometri da Catania e facilmente raggiungibile tramite la SS121 o i mezzi pubblici, è diventato il punto di riferimento per chi cerca la granita autentica, a prezzi contenuti, in un ambiente accogliente e vivace.
I gusti autentici della granita a Gravina: un viaggio sensoriale
Nel piccolo centro etneo, gustare la granita diventa un’esperienza multisensoriale. Qui si possono assaggiare diverse varianti, tutte preparate con metodi artigianali e ingredienti locali di prima qualità:
- Granita al limone, fresca e dissetante, perfetta per le giornate estive più calde.
- Granita al pistacchio, un vero trionfo di cremosità, con pistacchi provenienti direttamente da Bronte, la patria di questo frutto pregiato.
- Granita alla fragola, dolce e profumata, spesso servita con panna o accompagnata dalla brioche.
- La tradizionale combinazione granita e brioche col tuppo, simbolo indiscusso della colazione estiva siciliana, un connubio da provare almeno una volta nella vita.
Questi gusti, insieme ad altre varianti come il caffè, la mandorla o il cioccolato, sono il frutto di un’attenta lavorazione che evita la formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi, garantendo una consistenza morbida e vellutata.

Oltre alla sua vocazione gastronomica, Gravina di Catania è un borgo ricco di storia e tradizioni. Il nome antico, Plachi o Prachi in dialetto siciliano, evoca le origini greco-sicule, con insediamenti risalenti a più di duemila anni fa. Nel tempo, il borgo è passato sotto il dominio di diversi casati nobiliari, tra cui la famiglia Gravina che gli ha dato il nome attuale.
Gli amanti dell’arte e della storia possono visitare la Chiesa Madre di Sant’Antonio di Padova, con la sua imponente facciata barocca, e la elegante Chiesa di Maria Santissima del Rosario, esempio di neoclassicismo siciliano. La Villa Comunale “Turi Ferro” offre agli abitanti e ai visitatori un’oasi di relax con un anfiteatro all’aperto, perfetto per eventi culturali e momenti di svago.
Il centro storico di Gravina, con le sue strade tranquille e il ritmo lento della vita quotidiana, è il luogo ideale per immergersi nell’autenticità della Sicilia meno conosciuta ma profondamente vera.
Una tradizione che vive e si rinnova: la granita tra innovazione e passione
Oggi la granita di Gravina di Catania non è solo un dolce, ma un simbolo di identità territoriale che coinvolge produttori, commercianti e residenti in un racconto di sapori e passione. La preparazione segue ancora metodi artigianali, ma si avvale anche delle innovazioni tecnologiche, come i moderni granitori verticali che garantiscono qualità e freschezza.
In Sicilia, la granita è riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale e a Gravina il legame con questa tradizione è più forte che mai. Non a caso, qui ogni giorno si formano lunghe file di clienti e turisti che vogliono assaporare un dessert che è anche un’emozione, un tuffo nella storia e nella cultura dell’isola.