
La ricetta segreta di Carlo Cracco per spaghetti al pomodoro indimenticabili ( Fonte IG @carlocracco ) - zafferanodop.it
Lo chef stellato Carlo Cracco rivela il suo tocco personale per rendere gli spaghetti al pomodoro un piatto speciale: ecco cosa cambia rispetto alla versione tradizionale.
Un piatto semplice, quasi elementare, che però può diventare straordinario. Gli spaghetti al pomodoro sono da sempre un simbolo della cucina italiana, preparati ogni giorno da milioni di persone. Eppure, anche una ricetta così basilare può riservare sorprese quando passa per le mani di uno chef stellato. Carlo Cracco, noto per la sua creatività e il rigore tecnico, ha reinterpretato questo classico con due ingredienti inaspettati e un metodo preciso.
Il tocco di Cracco che cambia tutto: profumi e padella
Nella versione di Carlo Cracco, gli spaghetti al pomodoro mantengono la loro identità visiva – pasta lunga, salsa rossa, semplicità apparente – ma acquistano una profondità di sapore nuova grazie a due elementi chiave: la scorza d’arancia e la maggiorana fresca.
Due aggiunte che possono sembrare insolite ma che, in realtà, esaltano il piatto senza tradirlo. L’arancia aggiunge una nota agrumata, sottile ma persistente, che alleggerisce l’acidità del pomodoro. La maggiorana, invece, porta una sfumatura aromatica che si sposa con il sugo e lo rende più interessante al palato.

Altro passaggio fondamentale: la pasta non viene scolata del tutto. Gli spaghetti vengono trasferiti direttamente in padella, dove completano la cottura insieme alla salsa, assorbendone i sapori in modo più efficace. È un trucco usato da molti chef per ottenere una mantecatura perfetta, con l’amido della pasta che si lega al sugo e ne amplifica la cremosità.
Chi è Carlo Cracco: tecnica, stile e passione per la semplicità
Nato a Vicenza nel 1965, Cracco ha iniziato la carriera sotto la guida di Gualtiero Marchesi, per poi formarsi in Francia con Alain Ducasse. La sua carriera ha toccato alcuni dei più prestigiosi ristoranti italiani e internazionali, fino all’apertura del suo primo locale a Milano nel 2001. Oggi è alla guida del ristorante “Cracco in Galleria”, nel cuore della Galleria Vittorio Emanuele II, premiato con una stella Michelin e tre forchette Gambero Rosso.
Il grande pubblico lo conosce soprattutto per il ruolo di giudice a MasterChef Italia, che ha ricoperto per cinque stagioni, dal 2012 al 2017. Dietro l’immagine televisiva, c’è però un cuoco con una visione precisa: semplificare senza impoverire, innovare senza snaturare. E la sua versione degli spaghetti al pomodoro è un esempio perfetto.
Con pochi cambiamenti mirati, Cracco riesce a trasformare un piatto popolare in un’esperienza nuova. Non è un esercizio di stile, ma un modo concreto per riscoprire la cucina più autentica, quella fatta di dettagli, intuizione e cura. Provare questa ricetta significa mettere alla prova il proprio gusto e, forse, cambiare per sempre il modo di vedere un classico della tavola.