Se la fiamma del fornello è di questo colore, corri subito ai ripari: può essere pericoloso

Attenzione al colore e alla forma che assume la fiamma del nostro fornello a gas. Ne va della salute e della incolumità

La fiamma del fornello a gas è un elemento fondamentale per una cottura sicura ed efficiente, ma quando appare irregolare o con colori strani può rappresentare un campanello d’allarme importante. Negli ultimi anni, il confronto tra fornelli a gas e a induzione è diventato centrale nelle scelte domestiche, soprattutto per costi e salute.

In questo articolo approfondiamo i segnali da non sottovalutare riguardo alla fiamma del fornello a gas e quando è necessario rivolgersi a un tecnico qualificato.

Fiamma del fornello a gas: caratteristiche e segnali di anomalia

La fiamma ideale di un fornello a gas deve essere stabile, uniforme e di colore blu intenso. Questo indica una corretta combustione del gas metano o GPL con una produzione minima di sostanze nocive. Quando la fiamma appare irregolare, instabile, gialla o arancione, può essere indice di problemi tecnici o di sicurezza.

Quando contattare un tecnico – (zafferanodop.it)

Ma quali sono i principali segnali di malfunzionamento? Se la fiamma si sviluppa solo su un lato del bruciatore, lasciando l’altro quasi spento, spesso il tappo del bruciatore non è posizionato correttamente. Questo può avvenire dopo la pulizia o uno spostamento accidentale. Il primo consiglio è spegnere il fornello, attendere che si raffreddi e verificare che il tappo sia ben centrato e stabile.

Altre volte la fiamma appare “a pezzi”, con punti vuoti. Ciò può dipendere dalla presenza di residui di grasso, cibo o polvere che ostruiscono i fori del bruciatore. Per risolvere il problema, si può utilizzare uno spillo, un ago o uno spazzolino rigido per liberare i fori senza danneggiarli. È importante evitare oggetti fragili come gli stuzzicadenti, che si potrebbero rompere e creare ulteriori blocchi.

Un componente molto delicato è l’ugello (o iniettore), che regola la quantità di gas in arrivo. Se si intasa, la fiamma diventa debole e irregolare. Una pulizia delicata con uno spazzolino metallico o un ago è consigliata, ma senza modificare mai la forma del foro, calibrato con precisione. Nel tempo o a seguito di urti, parti come il bruciatore, il cappellotto o la corona possono deformarsi o danneggiarsi, causando una distribuzione anomala della fiamma. In questi casi conviene sostituire il pezzo con uno originale e compatibile.

Se dopo aver effettuato tutte le operazioni di controllo e pulizia la fiamma continua a manifestare comportamenti anomali, è fondamentale non insistere nell’uso del fornello. In particolare, se si percepisce odore di gas, difficoltà nell’accensione o perdite di pressione, è necessario spegnere immediatamente il dispositivo e contattare un tecnico specializzato.

Il tecnico qualificato è una figura professionale certificata secondo le normative italiane ed europee, in grado di intervenire in sicurezza su impianti e apparecchi a gas. Dal 2014, il Comitato Italiano Gas (CIG) ha stabilito una normativa per la certificazione di questi professionisti, che devono superare prove scritte, orali e simulazioni pratiche per ottenere l’abilitazione.

Questa certificazione garantisce che il tecnico possieda le competenze necessarie per progettare, installare, ispezionare, collaudare, manutenere e riparare impianti a gas in modo sicuro ed efficiente. La qualifica è riconosciuta in tutta l’Unione Europea e ha validità otto anni, con obbligo di corsi di aggiornamento ogni quattro anni. Sebbene il percorso sia volontario, affidarsi a un tecnico certificato assicura interventi conformi alle più rigorose norme di sicurezza.

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Claudio Rossi