
Ma le carote sono davvero alleate dell'abbronzatura? - zafferanodop.it
Si sente dire sempre più spesso che le carote sono un vero toccasana per l’abbronzatura, ma la verità potrebbe essere un’altra.
C’è qualcosa che ci attira irresistibilmente verso le soluzioni facili, soprattutto quando si parla di bellezza o benessere, da ottenere senza sforzi e velocemente. Sarà il desiderio di trovare scorciatoie, o forse la speranza che basti poco, ma non sempre ciò che sembra logico lo è davvero.
Anzi, a volte sono proprio i luoghi comuni a deviare la nostra percezione dei fatti, come quello che riguarda la relazione tra carote e abbronzatura. Ogni estate la scena si ripete allo stesso modo, decine di persone che consumano quantità elevate, pensando che basti un’insalata arancione per una tintarella perfetta.
La verità sulle carote e l’abbronzatura
Il responsabile di questa convinzione è il beta-carotene, pigmento che dà alle carote il loro tipico colore e che una volta ingerito viene trasformato in vitamina A. Una sostanza fondamentale per la pelle, la vista e il sistema immunitario, ma che non ha alcuna capacità di stimolare la melanina.

Per precisare, la melanina il pigmento naturale che ci fa abbronzare quando ci esponiamo al sole, reagendo ai raggi e scurendo il tono della pelle. In altre parole, mangiare carote non accelera l’abbronzatura. Tutt’al più può rendere l’incarnato leggermente più dorato nel tempo, ma si tratta di un effetto temporaneo.
Richiede settimane di consumo regolare, non certo un’esagerazione fuori controllo per qualche giorno, in modo da creare un accumulo del pigmento nella pelle. Esagerazione che, tra l’altro, può portare al fenomeno chiamato carotenosi, con un’alterazione del colore della pelle che vira verso l’arancione, soprattutto su mani e piedi.
Il problema è che questo falso mito ha generato anche un trend social pericoloso, cioè il Carrotmaxxing, diffuso su TikTok soprattutto tra i giovanissimi. In molti stanno seguendo questa folle idea di mangiare quantità smisurate di carote per colorarsi la pelle senza dover stare per ore sotto il sole.
Una pratica potenzialmente dannosa, oltre che inutile, che sottolinea quanto le mode virali possano distorcere la realtà attraverso la lente alterante dei social network. L’abbronzatura vera, infatti, è un meccanismo di difesa della pelle, quando i raggi UV colpiscono l’epidermide, il nostro corpo produce melanina per proteggersi.
Nessun alimento può sostituire questo processo naturale, ma una dieta ricca di frutta e verdura, carote comprese, può aiutare la pelle a reagire al fenomeno. La risposta ai danni solari sarà così migliore, grazie agli antiossidanti contenuti nei vegetali, permettendo un recupero più efficace della salute dell’epidermide.