
Borghi da visitare (www.zafferanodop.it)
Nel cuore del Lazio, arroccato su uno sperone di roccia calcarea che domina la Valle dell’Aniene, si trova un borgo medievale.
Grazie alla sua posizione panoramica e al patrimonio artistico e naturale, Subiaco è annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia e rappresenta una meta imprescindibile per chi desidera immergersi in un contesto ricco di spiritualità, arte e natura incontaminata.
L’ingresso al centro abitato di Subiaco è segnato dall’imponente Arco Trionfale, eretto nel 1787 in onore di Papa Pio VI, all’epoca cardinale Giannangelo Braschi, originario proprio di questa terra. Realizzato interamente in marmo, l’arco è ornato dal raffinato stemma del pontefice, simbolo della sua importanza storica e religiosa.
Poco distante si trova il Ponte di San Francesco, costruito nel 1358, che sovrasta il tranquillo scorrere del fiume Aniene. Quest’opera architettonica medievale è ancora perfettamente conservata e testimonia la lunga tradizione di ingegneria e arte che caratterizza la zona.
Cosa visitare a Subiaco: tra storia, arte e spiritualità
Il cuore storico di Subiaco è ricco di edifici che spaziano dall’epoca medievale al barocco, tra cui spicca la celebre Rocca Abbaziale. Edificata tra il 1073 e il 1077, fu trasformata tra il XVI e XVII secolo in una sontuosa residenza signorile. Situata nella parte più alta del borgo, la Rocca domina la Valle dell’Aniene con la sua imponente torre e l’orologio, mentre al suo interno custodisce opere d’arte di grande pregio realizzate tra il XVI e XVIII secolo.
Non lontano dalla Rocca si eleva la Chiesa di Santa Maria della Valle, voluta da Papa Pio VI e costruita nel 1794. Questo edificio, insieme al Monastero di Santa Scolastica e al Palazzo di Pio VI, forma uno dei più raffinati complessi neoclassici del Lazio, attirando numerosi visitatori interessati alla storia ecclesiastica e all’arte sacra.
Di grande rilievo è anche la Chiesa di Sant’Andrea, principale luogo di culto del paese, edificata tra il 1776 e il 1789 su progetto del cardinale Giannangelo Braschi. L’interno a navata unica è impreziosito da decorazioni nel transetto, nella cupola e nell’abside. Dopo essere stata gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, la chiesa è stata sapientemente restaurata da Florestano Di Fausto, che ne ha riportato alla luce lo splendore originario.
Fuori dal centro abitato si trova inoltre la Chiesa di San Francesco (1327), con altari lignei e affreschi dei secoli XV e XVI, che testimonia l’antica presenza francescana nel territorio.

Subiaco è universalmente riconosciuta come il luogo dove San Benedetto da Norcia fondò i suoi primi monasteri nel VI secolo, dando origine a uno dei più importanti centri spirituali del monachesimo occidentale. Tra questi, il Monastero di Santa Scolastica è il più antico d’Italia, noto anche come Protocenobio della Congregazione Sublacense dell’Ordine Benedettino. Sorto intorno al 520 d.C., il complesso si sviluppa intorno a tre chiostri di epoche diverse – cosmatesco, gotico e tardo-rinascimentale – e conserva una chiesa che, pur rimaneggiata in forme neoclassiche dall’architetto Giacomo Quarenghi, mantiene intatta la sua suggestione storica.
Il Monastero di San Benedetto, noto come Sacro Speco, è invece incastonato nella roccia del Monte Taleo. Qui si trova la grotta dove il santo visse da eremita, un luogo che trasmette ancora oggi il senso profondo di fuga dal mondo e ricerca spirituale che è alla radice del monachesimo. Il complesso custodisce straordinari cicli di affreschi dal XIII e XIV secolo, tra cui il ritratto più antico di San Francesco d’Assisi, che visitò Subiaco nel 1223.
Il territorio circostante Subiaco è parte integrante del vasto e selvaggio Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, un’area protetta di grande rilevanza ambientale che si estende tra boschi di faggio, ampi prati, vallate, corsi d’acqua e montagne che superano i 2.000 metri di altitudine. Il parco rappresenta una destinazione ideale per escursionisti, amanti della natura e appassionati di sport all’aria aperta, offrendo percorsi che conducono a località come Monte Livata, rinomata stazione sciistica, e Monte Autore.