Zafferano
Preparazione del terreno
Il terreno va lavorato, preparato e lasciato a riposo da novembre ad agosto, quando ospiterà i bulbi nella fase del trapianto. La lavorazione inizia a settembre con la concimazione, subito dopo il terreno viene arato per ricoprire il letame e lavorato più volte con la fresatura.

Asportazione dei bulbi
Nel mese di agosto il bulbo deve essere asportato dal terreno in cui si trova per essere trapiantato nel terreno preparato. L’operazione consiste nello scoprire i solchi e prendere i bulbi che si sono già riprodotti.

Mondatura e selezione
I bulbi asportati vengono portati in un luogo asciutto e fresco per essere mondati e selezionati. La mondatura consiste nel rimuovere le tuniche esterne lasciando intatte quelle interne. Subito dopo i bulbi vengono divisi in base alle dimensioni.

Trapianto dei bulbi
In agosto si effettua il trapianto, disponendo i bulbi nelle rase, costituita ognuna da quattro file. Il bulbo deve rimanere interrato né troppo in profondità, né troppo in superficie e deve essere disposto con i ciuffi verso l’alto.

La raccolta
La raccolta dello zafferano si ripete ogni mattina all’alba, prima che la luce del sole faccia aprire i fiori, per tutto il periodo della fioritura, fra la seconda metà di ottobre e la prima di novembre. Il lavoro viene eseguito a mano ed i fiori raccolti sono riposti in ceste di vimini.

La sfioratura
La sfioratura consiste nella separazione degli stimmi dagli stami e dal fiore campanulato. Il lavoro va eseguito a mano e deve essere ultimato entro la sera, altrimenti lo zafferano rischia di guastarsi e il raccolto della giornata compromesso.

L’essiccazione
L’essiccazione consiste nel porre gli stimmi su un setaccio sopra una brace di legna. Questa è la fase più delicata, se gli stimmi rimangono troppo a lungo sul fuoco rischiano di bruciare, se non si asciugano bene possono marcire in pochi giorni. Per questo va fatta il giorno stesso della raccolta.